Non cammino io, corro, per le strade asfaltate, calpestate ogni giorno dalla fretta del mondo.
Io sorrido alla gente e la guardo negli occhi ma ho la fronte contratta da pensieri continui.
A volte li scaccio.
A volte li coccolo.
A volte li ascolto e soffro con loro.
Mi ridesto e riparto, salgo in macchina e guido con la musica intorno che ha un potere pazzesco:
può mutare il mio umore in un breve momento, sa portarmi lontano dal mio muto lamento.
E la vita è colore mi ripeto a gran voce.
E la vita è colore pur se grigia o antracite.
Ma sta dentro di me questa nota dolente,
lei sta dentro di me
non ci posso far niente
nei rapporti contorti, nella colpa commessa censurando un bisogno o lasciando che sia.
E non sono infelice:
ho soltanto paura.